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Yusuf al-Qaradawi

Autorevoli predicatori musulmani annunciano la conquista di Roma

Negli ultimi giorni alcuni organi di stampa italiana hanno dato rilievo a notizie secondo cui diversi predicatori musulmani hanno annunciato l’“imminente” conquista di Roma da parte dell’islam. Che cosa c’è di vero? Dalla fonte originaria cui molti giornali italiani hanno attinto, il notiziario del Middle East Media Research Institute (MEMRI), si può risalire ai dati oggettivi che hanno determinato l’annuncio.

  1. Il 2 dicembre 2002 uno dei più popolari siti islamici internazionali, islamonline.net, ha pubblicato una fatwa dello shaykh, residente in Qatar, Yusuf al-Qaradawi relativa all’interpretazione di un hadith secondo il quale il profeta Muhammad, richiesto quale città sarebbe stata conquistata per prima, Costantinopoli o Roma, avrebbe risposto: “Costantinopoli”. Questo significa – si chiede al-Qaradawi – che anche Roma sarà conquistata? Sì, è la risposta: “l’islam ritornerà in Europa come conquistatore e vincitore, dopo esserne stato espulso due volte – una volta dal Sud, dall’Andalusìa, e una volta dall’Est”. Tuttavia, al-Qaradawi ha precisato che: “Secondo me la conquista questa volta non avverrà grazie alla spada, ma alla predicazione e all’ideologia”. Spiegandosi alla televisione su al-Jazira, lo stesso predicatore era stato per la verità più ambiguo: “Costantinopoli fu conquistata, e resta la seconda parte della profezia, cioè la conquista di Roma. Questo significa che l’islam tornerà in Europa. L’islam è entrato in Europa due volte, e ne è dovuto uscire… Forse, se Allah lo vuole, la prossima conquista avverrà grazie alla predicazione e all’ideologia. Non è obbligatorio che la conquista avvenga grazie alla spada”. Va notato che al-Qaradawi, benché abbia – nelle parole del settimanale egiziano Al-Ahram Weekly (no. 560, 15-21 novembre 2001, “Brotherhood Faces WTC Fallout”) – almeno “stretti legami” con il movimento fondamentalista dei Fratelli Musulmani, non è un personaggio marginale: è considerato uno dei più autorevoli predicatori nell’intero mondo musulmano sunnita, e ha anche partecipato a iniziative di dialogo inter-religioso con la Chiesa cattolica.
  2. Le idee di al-Qaradawi hanno generato un’ampia discussione non solo nei paesi della penisola arabica, ma in tutto il mondo islamico. Degno di nota è il commento, pure diffuso via Internet, dell’imam wahabita Muhammad bin Abd Al-Rahman Al-‘Arifi, in quanto sembra si tratti del principale responsabile della moschea dell’Accademia Militare Re Fahd in Arabia Saudita. Secondo l’articolo, “Allah è con noi (…). Controlleremo la terra del Vaticano. Controlleremo Roma e vi introdurremo l’islam. Sì, i cristiani che incidono croci sul petto dei musulmani nel Kosovo – come avevano fatto prima in Bosnia, e prima ancora in molti altri posti – pagheranno le loro tasse come dimmi nella loro umiliazione, oppure si convertiranno all’islam”.
  3. MEMRI cita pure altri numerosi commenti apparsi sul sito alminbar.net, i quali sono certamente meno autorevoli ma mostrano come la fatwa di al-Qaradawi (il quale, a onor del vero, non annuncia date specifiche) abbia generato notevole entusiasmo in ambienti islamici conservatori e anche nazionalisti (uno dei commentatori è vicino a Yassir Arafat), dunque non necessariamente fondamentalisti, alcuni dei quali si sono spinti fino a definire la conquista di Roma come imminente.


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