CESNUR - center for studies on new religions

CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della IV Commissione permanente
(Difesa)

Resoconto di mercoledì 12 marzo 2003

Libertà religiosa e culti ammessi.
C. 2531 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame.

Alberto DI LUCA (FI), relatore, osserva che la parte del provvedimento che afferisce alla competenza della Commissione è costituita dall'articolo 8, che, al comma 1, afferma il principio secondo cui l'appartenenza alle Forze armate e alle Forze di polizia non impedisce l'esercizio della libertà religiosa e delle pratiche di culto né l'adempimento delle prescrizioni religiose in materia alimentare e relative all'astensione dalle attività in determinati giorni o periodi previsti come festività.
In ogni caso, il provvedimento prevede che da tali adempimenti non devono derivare nuovi o maggiori oneri per le amministrazioni interessate. Inoltre, il comma 2, che demanda le modalità di attuazione della norma a regolamenti ministeriali, precisa che per le Forze armate e per le Forze di polizia tali modalità dovranno essere compatibili con le esigenze di servizio.
Il comma 3 mira ad assicurare, in caso di decesso, la celebrazione delle esequie ad opera di un ministro di culto della religione di appartenenza.
Pur sottolineando i possibili problemi di carattere operativo che potrebbero sorgere per quelle confessioni religiose che prevedono ben determinati orari di preghiera, come quella islamica, propone di esprimere parere favorevole.

Il sottosegretario Salvatore CICU fa presente che i principi affermati dal provvedimento sono già riconosciuti all'interno delle Forze armate dall'articolo 11 della legge n. 382 del 1978. Ritiene quindi che l'articolo 8 del provvedimento in esame non innovi sostanzialmente la materia e non sia tale da configurare problemi di carattere operativo, anche in considerazione del fatto che le modalità di attuazione saranno definite con regolamento ministeriale facendo salve le esigenze di servizio.


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Luigi RAMPONI, presidente, osserva che l'articolo 8 del provvedimento in esame non è tale da suscitare turbative irrisolvibili alla vita dei reparti, ricordando che anche nelle Forze armate di paesi islamici sono previste eccezioni al rispetto delle prescrizioni religiose riferite a determinati momenti operativi. Tenendo conto che il provvedimento prevede che non sorgano nuovi oneri a carico dello Stato e che la definizione delle modalità di attuazione della norma sarà affidata ad un regolamento ministeriale nel quale si terrà conto della compatibilità tra i principi affermati nel testo e le esigenze di servizio, non manifesta particolare preoccupazione per gli effetti della norma in esame.

Federico BRICOLO (LNP) preannuncia la netta contrarietà del suo gruppo al provvedimento in esame. Ritiene che non debba essere sottovalutata la parte dell'articolato che riconosce l'adempimento delle prescrizioni religiose in materia alimentare, che potrebbe determinare gravi difficoltà all'interno delle caserme. Dovrebbe altresì fare riflettere l'affermazione del principio relativo alla garanzia dell'adempimento delle pratiche di culto, che potrebbe comportare problemi operativi e logistici all'interno delle strutture militari, come per esempio quelli derivati dall'assenza di controlli nella scelta dei ministri di culto da ammettere all'interno delle caserme. Osserva che tale previsione potrebbe destare allarme alla luce del fatto che in molte moschee sono in corso attività di proselitismo a favore del terrorismo islamico.
Sottolinea che la Commissione e il Governo dovrebbero riflettere attentamente su un provvedimento che rischia di cambiare radicalmente usi e costumi delle nostre Forze armate. Dichiara comunque voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Giuseppe COSSIGA (FI) a titolo personale, dichiara la sua astensione sulla proposta di parere del relatore, non ritenendo opportuno intervenire per legge per disciplinare ciò che deve essere fatto in una caserma per garantire il principio della libertà religiosa, che peraltro è già garantito dalla Costituzione e che comunque attiene alla coscienza individuale.

Giuseppe FALLICA (FI) si associa alle considerazioni del deputato Cossiga e, a titolo personale, dichiara la sua astensione sulla proposta di parere del relatore.

Giorgio CONTE (AN), pur comprendendo le considerazioni relative al fatto che la materia religiosa coinvolge una scelta di coscienza personale, ritiene che la norma in esame non sia tale da suscitare forti motivi di preoccupazione, anche tenendo conto che il regolamento con il quale verranno definite le sue modalità di attuazione dovrà rendere tali modalità compatibili con le esigenze di servizio. Dichiara quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

Elettra DEIANA (RC), nel giudicare una scelta necessaria quella di garantire la libertà religiosa nei rapporti dei cittadini con lo Stato, invita a valutare le norme del testo in esame liberandosi dagli stereotipi legati ad una certa immagine del mondo islamico che non corrisponde alla realtà. Osserva peraltro che i presunti problemi derivanti dal rispetto delle prescrizioni religiose all'interno delle Forze armate sussisterebbero anche nei confronti dei cittadini cattolici rigidamente praticanti. Dichiara quindi voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Franco ANGIONI (DS-U) condivide i principi contenuti nel provvedimento, volti a tutelare i cittadini da possibili arbitri. Nel rilevare che il provvedimento fa salve le esigenze di servizio, dichiara di non condividere le preoccupazioni circa le sue conseguenze sul piano operativo e logistico, considerando che già oggi nelle Forze armate militano cittadini che aderiscono a confessioni religiose diverse dalla cattolica. Osserva che non ci si potrà certamente appellare al provvedimento in


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esame per pretendere la costruzione di una moschea all'interno di una caserma.

Guido MILANESE (FI), nel condividere le considerazioni sull'inopportunità di una regolamentazione legislativa di una materia già tutelata dalla Costituzione e che attiene alla coscienza individuale, nonché le sottolineature sulla difficoltà di applicazione della normativa, dichiara a titolo personale la sua astensione sulla proposta di parere del relatore.

Antonio SERENA (AN) si associa alle osservazioni del deputato Cossiga e dichiara la sua astensione sulla proposta di parere del relatore.

Luigi RAMPONI, presidente, ricorda che l'articolo 11 della legge n. 382 del 1978 afferma che: «i militari di qualunque religione possono esercitarne il culto e ricevere l'assistenza dei loro ministri; il regolamento di disciplina stabilisce, compatibilmente con le esigenze di servizio, le necessarie norme di attuazione». Osserva inoltre che per quanto riguarda l'adempimento delle prescrizioni religiose in materia alimentare, non dovrebbero sorgere difficoltà di tipo logistico, visto che già oggi nelle caserme si tiene conto di particolari esigenze di diete personalizzate. In ogni caso, il regolamento ministeriale definirà modalità di attuazione della norma che siano compatibili con le esigenze di servizio. Inoltre lo schema di regolamento sarà sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari.
Sottolinea infine che le Forze armate sono assolutamente in condizione di garantire il rispetto dei diritti di libertà religiosa dei cittadini italiani.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

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