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L'avvertimento di al-Qa'ida alla Spagna (3 dicembre 2003) - Traduzione italiana integrale

imgNel dicembre 2003 è apparso in Iraq un libro clandestino di una cinquantina di pagine, il cui titolo è Il jihad in Iraq: speranze e rischi. Analisi della realtà, delle prospettive per il futuro e dello stato attuale del benedetto jihad in Iraq. Il libro risulta pubblicato da un “Centro di servizi per i mujahiddin”, una vecchia sigla di al-Qa’ida, e contiene esplicite minaccie alla Spagna. Un’analisi testuale mostra che il documento che riproduciamo – preservato e diffuso dai ricercatori israeliani del PRISM (Project for the Research of Islamist Movements) – proviene verosimilmente dalla stessa fonte. È stato diffuso dall’agenzia jihadista Global Islamic Media l’8 dicembre 2003, ma è sparito dal suo sito dopo poche ore. È quindi apparso su un altro sito jihadista, al-Farouq, ma anche stavolta per breve tempo. Il testo è stato compilato pochi giorni dopo l’assassinio di sette “spie spagnole” in Iraq e va nella stessa direzione del libro Il jihad in Iraq. Al di là delle sigle di chi lo firma, il testo sembra emanare dallo stesso gruppo saudita di al-Qa’ida che ha prodotto Il jihad in Iraq, riconducibile a discepoli dello shaykh Yousef al-Ayiri, ucciso dalla polizia saudita nel giugno 2003, e in precedenza uno dei responsabili della propaganda clandestina di al-Qa’ida.

Un messaggio al popolo spagnolo dalla Commissione di Informazione per l’Aiuto al Popolo Iracheno (Dipartimento della Propaganda Estera)

In nome di Allah, il Compassionevole.

Pace a coloro che seguono il giusto cammino.

Al popolo spagnolo che è stato ingannato dai politici che lo hanno condotto a una guerra in cui non ha interesse. A coloro che hanno manifestato una nobile posizione contro questa guerra ingiusta. Vi inviamo questo messaggio per spiegare i fatti e confutare le bugie, in modo che siate consapevoli della realtà della Resistenza e della realtà della presenza militare spagnola in Iraq. Dire la verità è un nostro dovere islamico, per mostrare al popolo la strada giusta tra il bene e il male. Pertanto, ogni persona potrà scegliere la sua strada e sarà responsabile per la sua decisione. Siamo motivati a farlo dagli inganni politici del Partito Popolare e di una parte dei media spagnoli.

Ci sentiamo obbligati a notare diversi elementi importanti a proposito della situazione nel nostro Iraq occupato:

  1. Il partito socialista arabo Ba’ath ha governato l’Iraq per molti anni per mezzo dell’oppressione, della tirannia e dell’ingiustizia. Non ha fatto differenze fra sunniti e sciiti, o fra arabi e curdi. Per questi lunghi anni – particolarmente durante la guerra fra Iraq e Iran – non abbiamo sentito alcuna critica di questo regime assassino da parte del mondo occidentale, guidato dagli Stati Uniti. Al contrario, gli americani gli fornivano armi ed equipaggiamento. Il criminale di guerra Rumsfeld incontrava perfino il suo buon amico Saddam Hussein per aiutare il suo esercito a sviluppare le sue capacità militari. I diritti umani a quel tempo non facevano parte dell’agenda dell’Occidente, perché Saddam era amico e alleato degli americani. Ma quando Saddam ha occupato il Kuwait, le carte dei diritti umani sono riemerse all’improvviso, e si è fatta sentire la voce della democrazia. L’amico di ieri è diventato il nemico di oggi. Una grande guerra è stata avviata per cacciarlo dal Kuwait, in modo che il petrolio del Golfo potesse rimanere nelle mani degli Stati Uniti e dei loro alleati.
  2. Durante la cosiddetta guerra per la liberazione del Kuwait gli americani e i loro lacchè hanno ucciso decine di migliaia di soldati iracheni e migliaia di civili. Hanno bombardato l’ospizio Al-Ameriyyah di Baghdad, dove centinaia di donne e bambini sono periti fra le fiamme. Gli americani hanno ucciso migliaia di prigionieri iracheni affamati, e si sono anche rifiutati di distribuire il latte per i bambini. Eppure nessuno ha detto che si trattava di errori o che questi assassini erano atti di barbarie e violazioni dei diritti umani. Il padrone americano, però, non era soddisfatto del sangue che aveva versato, e ha cominciato a succhiare quanto restava dei diritti umani degli iracheni per soddisfare la sua sete. C’è stato quindi un boicottaggio di dieci anni, nel corso del quale sono stati uccisi più di un milione e mezzo di bambini innocenti. Il loro unico crimine era vivere in un periodo di “libertà americana e diritti umani”.
  3. Dopo gli attacchi di Settembre, quando l’economia americana è entrata nei suoi giorni oscuri e l’amministrazione ha perso la sua guerra contro il terrorismo, il piccolo Bush ha deciso una fuga in avanti. Ha considerato l’Iraq – ricco di petrolio – una preda facile, dopo anni in cui l’America era stata libera di assediarlo e affamarlo. Voleva una guerra e una vittoria rapide, che gli portassero la gloria sui teschi di donne e bambini innocenti uccisi.
  4. Coloro che oggi rifiutano l’arbitrio e resistono all’occupazione americana sono le stesse nobili persone che hanno sofferto per l’oppressione di Saddam e hanno sacrificato molte vittime alla causa della libertà. Al-Falujah ne è solo un esempio. Molte persone hanno sofferto per l’occupazione americana, a causa della mancanza di rispetto per i valori e l’onore del popolo iracheno, e per altre ragioni come la mancanza di elettricità, acqua, sicurezza e lavoro.
  5. C’è un governo criminale di bugiardi. L’attuale governo spagnolo di Aznar si è assunto un ruolo centrale nell’ipocrisia globalizzata, mettendo insieme bugie e crimini. Nei punti precedenti abbiamo chiarito molti fatti. Ma dobbiamo ancora menzionare rapidamente alcuni dei crimini del governo Aznar contro il nostro popolo iracheno e contro il popolo spagnolo:
    - L’appello alla partecipazione alla liberazione dell’Iraq e la dichiarazione di legittimità dell’occupazione. La “libertà” e l’occupazione messe in atto nonostante l’opposizione delle Nazioni Unite hanno portato con sé l’assassinio e la distruzione del popolo iracheno, il furto delle sue risorse e la rovina della sua storia, colpite dalle armi di distruzione di massa americane. Tutto questo tramite la menzogna del possesso di armi di distruzione di massa da parte di Saddam Hussein. Il regime di Saddam si è dissolto e aspettiamo ancora di vedere queste armi.
    - Aznar ha continuato a sostenere la legittimità dell’occupazione nonostante tutto questo. Ha quindi continuato a mentire a proposito della presenza delle forze militari spagnole, sostenendo che si trattava di una missione umanitaria. In effetti, si trattava di coprire la natura dell’occupazione e di sostenere l’occupante contro i legittimi proprietari del paese. Si trattava di rischiare la vita dei soldati spagnoli, e di danneggiare la reputazione della Spagna con il sostegno all’occupazione americana, che può minacciare la sicurezza nazionale spagnola per il futuro.
  6. Passiamo alla posizione del popolo spagnolo. Il popolo spagnolo ha manifestato un atteggiamento positivo contestando l’occupazione americana e la partecipazione della Spagna a una guerra ingiusta. Siamo testimoni delle grandi dimostrazioni che hanno mostrato la vera posizione spagnola. Nello stesso tempo abbiamo visto le posizioni dei criminali nel governo spagnolo, guidati dal primo ministro José Maria Aznar, dal ministro della difesa Federico Trillo e dal ministro degli esteri Ana Palacio. Qui dobbiamo spiegare la posizione della Resistenza irachena sul punto. Benché riconosciamo il coraggio del popolo spagnolo durante la guerra e fino a oggi, non abbiamo visto uno sforzo serio per rovesciare il governo dei criminali di guerra. Noi in Iraq abbiamo giurato di liberate la nostra terra, sacrificando i nostri corpi e le nostre anime. Giuriamo ad Allah di vivere in onore e libertà e di governarci da soli. Nulla ci fermerà. Se il popolo spagnolo vuole salvare la pelle dei suoi figli, li faccia tornare dall’Iraq prima che li rimandiamo noi alle loro famiglie sotto forma di cadaveri bruciati, prima che questi cadaveri siano calpestati dai piedi dei nostri bambini che hanno visto i loro padri calpestare cadaveri di americani.
    Se vedere quello che succede alle spie spagnole vi disturba, ricordate le migliaia di iracheni uccisi e feriti dagli americani sostenuti dal vostro governo. Consideriamo chiunque sostiene l’occupazione americana un nemico, e consideriamo il governo spagnolo responsabile per l’uccisione di ognuno dei suoi, in Iraq e fuori dell’Iraq. Per quanto odiamo l’assassinio e la guerra, daremo tutto quanto possediamo per difendere la nostra religione e la nostra terra, per quanto potente sia il nemico. Tornatevene a casa e vivete in pace. Diversamente, la Resistenza andrà avanti fino al ritiro delle forze americane e dei loro lacchè. Se volete essere gloriosi e nobili nella storia, dovete aiutare i deboli e i poveri, e andarvene immediatamente dall’Iraq. Altrimenti sarete responsabili per quanto capita a questa regione e al mondo. È tempo che ognuno si assuma le sue responsabilità. Tutto quello che vogliamo è vedere gli occupanti che se ne vanno, in modo che possiamo vivere come vivono sulle loro terre tutti gli uomini liberi e di volontà indipendente. Solo raggiungendo questo scopo il nostro sangue e il vostro cesseranno di scorrere. Se la sorte delle sette spie non è stata sufficiente a emozionarvi e a farvi agire per salvare i vostri figli, ci spingete ad aumentare la nostra Resistenza. I battaglioni della Resistenza irachena e i loro sostenitori fuori dell’Iraq sono pronti ad aumentare la dose e a farvi perfino dimenticare la memoria delle spie corrotte.

La Commissione di Informazione per l’Aiuto al Popolo Iracheno
Dipartimento della Propaganda Estera
Baghdad, 3 dicembre 2003

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