CESNUR - center for studies on new religions

Un aiuto per situarsi di fronte ai fenomeni della “benedizione di Toronto”
(Toronto Blessing)

Dichiarazione del Gruppo di coordinamento del Rinnovamento carismatico nella Chiesa cattolica in Germania e della sua Commissione teologica, Settembre 1995

Pubblichiamo in traduzione italiana il documento tedesco che costituisce a oggi la maggiore presa di posizione cattolica sulla “benedizione di Toronto” e sui fenomeni della Terza e Quarta Ondata della corrente pentecostale-carismatica

img            Oggi in molte comunità carismatiche, specialmente non cattoliche, insieme alla preghiera per ricevere lo Spirito Santo si verifica una varietà di manifestazioni fisiche: manifestazioni come il “riposo nello Spirito”, la risata prolungata, il pianto, il tremore, il rotolarsi, il fremere, una sorta di ebbrezza spirituale, le grida e simili, spesso definite “benedizione di Toronto” (Toronto Blessing). Le riflessioni seguenti sono destinate ad aiutare i gruppi carismatici cattolici perché possano valutare questi eventi ed assumere l’atteggiamento pastorale più appropriato.

1.         Nella Sacra Scrittura e nella tradizione cristiana - sia all’interno che all’esterno della Chiesa cattolica - si trovano manifestazioni che accompagnano esperienze religiose intense, come è avvenuto per esempio nel caso di profeti, santi, mistici e movimenti religiosi di risveglio.

2.         Manifestazioni simili appaiono anche al di fuori del campo strettamente religioso, per esempio nella psicoterapia individuale e di gruppo, in forme di training psicomotorio, in movimenti religiosi non cristiani (come nello sciamanismo), e nel decorso di malattie psicologiche.

3.         Anche quando queste manifestazioni avvengono in gruppi carismatici, non è possibile dichiarare semplicemente fin dall’inizio che si tratta di manifestazioni dello Spirito Santo o, al contrario, affermare che lo Spirito di Dio non può mai operare in questo modo. Ci sono certamente casi in cui delle persone sono state toccate da Dio nel corso di queste esperienze e si sono rivolte in modo nuovo, e più intensamente, verso Dio.

4.         La valutazione di questo tipo di avvenimenti richiede il dono del discernimento spirituale, e anche la disponibilità a fare davvero uso di questo dono. Qualunque giudizio affrettato non è appropriato.

5.         E’ importante distinguere la causa prima o l’impulso che dà origine a un evento di questo genere dai suoi risultati successivi. Per esempio un impulso originariamente solido e buono può essere compreso in modo improprio o ricevere una risposta inadeguata. Ma può darsi anche il caso che un impulso o causa iniziale - anche quando si verifica in un contesto pio - possa essere di natura meramente psicologica. Un impulso di questo genere, di origine psicologica, può per esempio nascere a causa delle aspettative, delle suggestioni (per una sorta di contagio), o di altri processi di gruppo o di psicologia di massa. Valutando questi elementi, tutte le leggi della natura umana debbono essere tenute in considerazione.

6.         Quando sono evidenti buoni frutti - per esempio un amore più grande per il Signore, il riconoscimento dei propri peccati, la guarigione psicologica e fisica, e così via - siamo di fronte a un elemento positivo. Ma i buoni frutti, di per se stessi e da soli, non costituiscono un’indicazione chiara e senza equivoci che i fenomeni che li accompagnano sono davvero il risultato di un’azione dello Spirito Santo, particolarmente quando il tempo a disposizione per osservare questi fenomeni è stato ancora breve.

7.         L’esperienza della Chiesa nel campo delle manifestazioni fisiche che accompagnano la mistica ci insegna che l’apertura all’azione centrale di Dio è messa in pericolo quando le manifestazioni che a questa azione si associano sono ricercate intenzionalmente e volontariamente. Quando le manifestazioni si verificano, la persona che le sperimenta deve mantenere la sua attenzione concentrata su Dio.

8.         Le esperienze spirituali richiedono un aiuto spirituale, una cura pastorale e un’integrazione nella comunità. Le persone devono essere messe in guardia contro la ricerca sistematica di ogni possibile riunione e servizio di preghiera motivata soltanto dal desiderio di sperimentare queste manifestazioni.

9.         Inoltre, esperienze emotive e fisiche intense sono collegate a pericoli, specialmente per quanto riguarda la salute psicologica. Possono trasformarsi in una sorta di comportamento di “dipendenza”, come avviene quando una persona continua a cercare in modo sempre più sistematico queste esperienze fino a correre il rischio di un collasso emotivo.

10.       Nei gruppi e alle manifestazioni dove i fenomeni menzionati più sopra si verificano, le persone che svolgono una funzione di guida devono agire in modo responsabile. Devono esaminare dove e quando è il momento di intervenire per impedire che la comunità sia disturbata o per prevenire lo sviluppo di manifestazioni eccessive e poco sane. Il leader che lascia che qualunque cosa accada non dà esempio di gestire la situazione in modo responsabile.

Per ulteriori informazioni potete scrivere richiedendo l’articolo della Commissione teologica intitolato “Fenomeni fisici straordinari associati a manifestazioni spirituali” (disponibile solo in lingua tedesca). L’indirizzo è: CE - Sekretariat, Marienstrasse 80, 76137 Karlsruhe, Germania. Per favore allegate l’equivalente di DM 4.00 per spese di spedizione. [Una traduzione italiana dell’articolo della Commissione teologica viene pubblicata, di seguito, in questo volume].

Questa dichiarazione è stata pubblicata in CE - Infodienst, n. 2/1995 (pag. 11), organo del Gruppo di coordinamento del Rinnovamento carismatico nella Chiesa cattolica in Germania.

Settembre 1995
[Traduzione di Massimo Introvigne]

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