TREDICI STUDIOSI CHIEDONO CHE VENGA TOLTO IL VINCOLO DI SEGRETEZZA AI DOCUMENTI DI JONESTOWN

Il 18 novembre 1998, ventesimo anniversario della morte di 900 membri del Peoples Temple (Tempio del Popolo) a Jonestown, in Guyana, un gruppo internazionale e interdisciplinare di studiosi specializzati nello studio dei Nuovi Movimenti Religiosi (sovente denominati "culti") rende pubblica una lettera, spedita alla Commissione per le Relazioni Internazionali della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, nella quale si chiede alla Commissione di togliere il vincolo di segretezza all’enorme quantità di documenti sigillati a seguito delle indagini sulla morte del membro del Congresso Leo J. Ryan, avvenuta il 18 novembre 1978.
La lettera sarà resa pubblica alla conferenza stampa organizzata congiuntamente dall’Institute for the Study of American Religion (Istituto per lo Studio della Religione Americana) e dal CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni (Torino, Italia) che si terrà al National Press Club di Washington (D.C.), a mezzogiorno di mercoledì 18 novembre 1998. Tra i relatori ci saranno il dott. J. Gordon Melton, direttore dell’Institute for the Study of American Religion (ISAR) e autore di oltre venticinque libri su gruppi religiosi americani; la dott.ssa Mary McCormick Maaga, autrice della più recente analisi di Jonestown, Hearing the Voices of Jonestown (Religion and Politics), Syracuse University Press, 1998; e il dott. Massimo Introvigne, direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni. Dott. Melton tratterà dell’impatto di Jonestown sugli studi religiosi americani; il Dott. Introvigne si occuperò dell’impatto sulla situazione europea; e la dott.ssa. Maaga presenterà le sue più recenti scoperte su ciò che accadde a Jonestown.
L’assassinio del membro del Congresso Ryan, seguito immediatamente dal suicidio e omicidio dei membri del Peoples Temple, è un avvenimento diventato di immensa importanza per lo studio della religione in generale e dei nuovi movimenti religiosi in particolare. Al momento della presentazione del proprio rapporto, la Commissione per le Relazioni Internazionali (allora chiamata Commissione per gli Affari Esteri), classificò come riservati un numero considerevole di documenti tra quelli che aveva raccolto. Nei decenni seguenti tali documenti hanno continuato a rimanere inaccessibili agli studiosi, ai parenti delle vittime di Jonestown e al pubblico in genere.
“Vent’anni dopo non sembra ci siamo fattori determinanti per la sicurezza nazionale o qualche particolare interesse nel tenere segreti questi documenti”, afferma il dott. Gordon Melton, nella relazione preparata per la conferenza stampa. "Ora, vent’anni più tardi, crediamo sia venuto il momento di rendere pubblici questi documenti, cosicché sia possibile effettuare una valutazione più compresiva degli accadimenti di Jonestown. La nostra comprensione delle morti di Jonestown resta ostacolata dall'inaccessibilità di numerosi documenti chiave, i quali potrebbero mettere in luce la situazione a Jonestown immediatamente prima e durante la visita del membro del Congresso Ryan, la relazione tra il Dipartimento di Stato e la comunità di Jonestown, e lo stato mentale del capo del Peoples Temple, il reverendo Jim Jones".


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