CESNUR - center for studies on new religions

DISPOSIZIONI PASTORALI

circa i fenomeni della

"Superstizione", della "Magia" e dei

"Nuovi Movimenti Religiosi"

 Diocesi di:

Pesaro
Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado
Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola

Preso atto di una certa diffusione, anche nelle nostre Diocesi, dei cosiddetti "nuovi movimenti religiosi", di "pratiche magiche" e di tecniche che si presentano di "guarigione" o di "benessere noi Vescovi della Metropolia sentiamo il dovere di richiamare l’attenzione dei Sacerdoti e dei Diaconi, dei Religiosi e delle Religiose, di tutti i fedeli, sulla serietà del fenomeno e delle conseguenze nocive che può produrre nelle coscienze.

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Il marcato soggettivismo culturale, che caratterizza il nostro tempo, favorisce la diffusione di credenze vaghe e sincretiste, per cui ognuno sceglie dai vari ambiti religiosi o filosofici quegli elementi che ritiene a lui congeniali. Nello stesso tempo favorisce la sequela di capi carismatici che promettono sollievo del male fisico, psichico o morale e si presentano come rassicuranti punti di riferimento.

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L’esaltazione della dimensione emotiva e un diffuso senso d’angoscia inclinano verso una religiosità fortemente emozionale e magica e spingono alla ricerca dello "straordinario", di esperienze gratificanti e di sensazioni di benessere fisico e psichico.

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In questo contesto culturale proliferano:

• le molteplici forme di "superstizione" che consistono nell’attribuire importanza indebita e quasi magica a certe pratiche o oggetti (amuleti, consultazione degli oroscopi, astrologia, lettura delle carte - i "tarocchi" -, numeri della fortuna o della sfortuna...);

• le pratiche di magia, di stregoneria, di satanismo, con le quali si pretende di allearsi con "forze occulte" e di piegarle a servizio proprio o degli altri, sia nel bene che nel male (malocchio, fattura, maleficio, "messe nere"...);

• lo spiritismo nelle sue varie forme (sedute medianiche, scrittura automatica, riti o tecniche per presunti contatti coni defunti...);

• le varie esperienze e tecniche psico-fisiche di "meditazione", di "guarigione", che di per sé non presentano verità da credere (es. Reiki), ma che in realtà insinuano una determinata visione dell’uomo e del mondo non conforme alla Rivelazione di Gesù Cristo;

• i cosiddetti "nuovi movimenti religiosi", che a volte, nel linguaggio comune, vengono indicati anche con il nome di "sètte". Alcuni di questi sono di derivazione cristiana ed hanno la pretesa di avere ricevuto dei nuovi messaggi rivelati. Altri si ispirano alle religioni orientali. Altri ancora a tradizioni esoteriche ed occultistiche.

I Testimoni di Geova, l’Associazione internazionale per la Meditazione Trascendentale, la Chiesa di Scientologia (Scientology),la Nuova Acropoli, il Movimento della speranza, l’Anima universale, Gruppi di New Age, il Movimento di Moon, la Fede universale di Bahai... sono solo alcuni dei numerosi "Nuovi Movimenti religiosi" presenti in Italia e nel mondo.

Rispetto alla fede e alla Chiesa Cattolica i "Nuovi Movimenti religiosi" presentano una molteplicità di posizioni: spesso praticano il "sincretismo" che mette insieme diversi elementi delle differenti religioni e filosofie (es. New Age). Il sincretismo può giungere fino alla posizione subdola e pericolosa di ammettere la "doppia appartenenza" (al Movimento e alla chiesa Cattolica). Ciò può essere visto come "tolleranza religiosa", in nome di valori comuni come la fratellanza universale. In realtà induce l’adepto a omologare progressivamente la fede cattolica con idee diverse o contrarie, e a stemperare talmente lo specifico dono della fede cristiana da considerare Gesù Cristo come uno dei tanti "guru" dell’umanità, anziché il Figlio di Dio e l’unico Salvatore del mondo.

In altri casi, come ad esempio i Testimoni di Geova, è noto un atteggiamento intransigente ed esclusivo rispetto ad ogni posizione diversa.

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Di fronte alla sfida pastorale, che la situazione descritta presenta alla Comunità cristiana, noi Vescovi riaffermiamo, secondo la fede della Chiesa, che solo il Signore Gesù ha vinto il maligno, libera da ogni paura e dalla ricerca dì mezzi magici per affrontare le difficoltà della vita. Solo in Gesù Figlio di Dio, morto e risorto, è la salvezza e la pace.

Altresì, sentiamo il dovere di richiamare l’attenzione e la responsabilità dei credenti:

• perché in ogni modo si intensifichi lo sforzo per la catechesi, specie per giovani e adulti. Essa deve aiutare la fede perché non sia un vago sentimento di Dio e di bontà fraterna, ma cresca nella consapevolezza del mistero di Cristo, della Chiesa e di tutte le verità della fede cattolica, così da essere in grado di giudicare correttamente i fatti della vita e la storia.

In questa prospettiva, è necessario promuovere maggiormente la conoscenza della Bibbia e dei testi del Magistero della Chiesa. La stessa Liturgia è

fonte permanente da valorizzare in ordine alla costante crescita della fede cristiana. La Bibbia, il Magistero e la Liturgia costituiscono il "deposito" della fede;

• perché la pastorale delle nostre Chiese, attraverso percorsi nuovi o già consolidati, risponda meglio al bisogno di riconoscimento, di accoglienza e di appartenenza presente nell’uomo contemporaneo segnato dalla solitudine e dall’anonimato;

• perché le nostre Comunità diventino veramente "scuole" di preghiera e di vita spirituale, offrano tempi e spazi di silenzio e di raccoglimento per rispondere al desiderio diffuso di interiorità. In questo orizzonte, specialmente noi Ministri ordinati, ci sentiamo richiamati al ministero dell’ascolto e dell’accompagnamento spirituale. Cosi pure dobbiamo sollecitare alla frequente celebrazione del Sacramento della Confessione e alla partecipazione assidua e convinta alla Santa Eucaristia.

• perché la nostra pastorale sia ispirata da maggiore fiducia e coraggio nel proporre a tutti la fede cattolica e nel prevenire correttamente, cioè documentando le arti e i danni di ogni ingannevole proselitismo;

• perché nel cammino di formazione della fede e della coscienza cristiana, venga detto e motivato con chiarezza che l’esercizio delle pratiche descritte o l’appartenenza, anche solo occasionale o per motivi di curiosità, ai gruppi o movimenti segnalati, non è coerente con la fede cattolica. La Sacra Scrittura è esplicita al riguardo: "Non si trovi in mezzo a te...chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore" (Deuteronomio 18, 10-12). Questi comportamenti sono incoerenti con la nostra fede a livelli diversi, fino alla gravità morale. Non di rado possono sfociare in vere e proprie patologie. Comunque, devono essere confessati nel Sacramento della Riconciliazione.

A conclusione di queste Disposizioni Pastorali, noi Vescovi ribadiamo l’assoluta e insostituibile verità per cui il Padre ha costituito Cristo "al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e denominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose" (Efesini 1,21-23). Chi ha incontrato il Signore Gesù non ha bisogno di cercare la salvezza altrove: "A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a Lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen" (Apocalisse 1, 5-6).

Pesaro 3 giugno 2001
Solennità di Pentecoste

Francesco Marinelli
Arcivescovo di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado

Vittorio Tomassetti
Vescovo di Fano - Fossombrone - Cagli - Pergola

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