La discussione che riguarda il disegno di legge sulla libertà religiosa potrebbe essere sospesa e poi ripresa quando si sarà trovato un accordo che ne permetta l'approvazione. La Lega, che ha presentato cento emendamenti (su un totale di 170, di cui 57 della maggioranza, 13 dell'opposizione) alla proposta governativa ha reso noto - durante le sedute di commissione - che contrasterà il via libera alla Camera e al Senato se alcuni punti non saranno soppressi o modificati. Se la commissione Affari costituzionali domani non deciderà per uno slittamento, l'unica via sarà quella di proseguire con gli emendamenti. Lo conferma al ino il deputato di Forza Italia Marcello Pacini, intervenuto sull'argomento con alcune proposte di modifica. "Una riguarda il richiamo a una convenzione internazionale che pone limiti agli esercizi in termini di sicurezza e ordine pubblico. L'altra riguarda espressamente l'Islino Massimo Introvigne, direttore del Cesnur, Centro studi nuove religioni. "O meglio, sono problemi che ci sono oggi ma che ci saranno anche con l'approvazione di questo testo, à ad aumentarli. I problemi a cui loro fanno riferimento non sono causati da questo progetto di legge. Si tratta di un testo che potrebbe essere approvato tranquillamente in maniera bipartisan, tanto più che la prima bozza fu redatta dal diessino Domenico Maselli, dieci anni fa. Il problema è che c'è l'11 settembre di mezzo e se la Lega fa resistenza è a causa del periodo storico che stiamo attraversando". Ma l'errore che comunemente si fa, precisa lo studioso, è quello di legare questa legge all'Islam. "Il problema di un'intesa con l'Islam è un altro, ovvero cercare un interlocutore che non c'è, prima ancora di concentrarsi sui contenuti di un'intesa. Esistono cinque-sei associazioni, di cui la più grande è l'Ucoii (Unione comunità e organizzazioni islamiche in Italia) e ciascuna ha fatto domanda in forte concorrenza l'una con l'altra. Ma c'è da considerare che il 90 per cento dei musulmani non si riconosce in alcuna associazione, perché quella islamica è una religione orizzontale".

I TIMORI della Lega tuttavia, precisa Introvigne, sono comprensibili: "Derivano dal fatto che, quando è uscita la proposta, se ne è parlato come di un'iniziativa rivoluzionaria e soprattutto come di una legge che facilitasse i rapporti con l'Islam. Mentre basta pensare che questo testo presenta qualche modifica al testo di dieci anni fa, quando nessuno pensava a un'intesa con l'Islam. E all'epoca, come oggi, nessuno ha in mente di fare una legge che porti al maltrattamento le donne o cose di questo tipo. Insomma, le possibilità che Hamsa Roberto Piccardo, segretario generale dell'Ucoii, possa fare un'intesa restano scarse come lo erano prima".

SONO CIRCA SEICENTO LE MINORANZE RELIGIOSE presenti nel nostro paese. "Questo disegno di legge è uno strumento comodo per assicurare i diritti di libertà religiosa alle minoranze più piccole, che non si possono permettere grandi avvocati. Penso alle chiese cristiane più piccole con struttura congregazionalista, come le chiese di Cristo o una parte dei pentecostali.". Sbagliato usare il termine confessioni, spiega Introvigne. "La nozione di confessione è anacronistica, è un termine che esclude realtà diverse da quelle giudeo-cristiane. L'unico credo dove ci sono le confessioni è quello della religione cristiana. Sarebbe più corretto parlare di religioni. Come pure il termine setta, che va sparendo: è un riferimento alla religione che è dell'altro. In Grecia dieci anni fa venne fuori un documento in cui si definiva setta anche la religione cattolica. Quindi intendevano per setta tutto ciò che non era ortodosso".

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