CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne
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La vera storia del Priorato di Sion e degli Illuminati

di Stefano Priarone (ayaaaak.net)

Leggere Martin Mystère fa bene!

Aiuta a non farsi ingannare dagli spacciatori di complotti come Dan Brown. In milioni hanno acquistato e letto il suo Il Codice Da Vinci e magari gli hanno anche creduto quando affermava che Maria Maddalena era la moglie di Gesù e che aveva avuto dei figli da lui.

Quando poi il mediocrissimo Angeli e Demoni (precedente al Codice e uscito in Italia solo grazie al suo successo) è stato pubblicato, i lettori del Buon Vecchio Zio Marty conoscevano già gli Illuminati protagonisti del libro e hanno giudicato le affermazioni dello scrittore come aria (mal) fritta.

Dan Brown, peraltro, afferma che la sua fiction è basata su fatti reali (vedi il famoso paragrafo "Informazioni storiche" presente nelle prime edizioni italiane del Codice, poi rimosso vista la sua scarsa plausibilità e tornato nelle ultime edizioni per intervento dell'autore) e non tutti leggono il Buon Vecchio Zio Marty Per confutare Dan Brown il noto studioso di nuove religioni ed esoterismo Massimo Introvigne (direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni) ha quindi scritto il saggio Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due società segrete del Codice Da Vinci e di Angeli e Demoni.

Un libro appassionante e documentatissimo, che demitizza tante teorie del complotto, svelando però che la realtà (un mondo di piccoli imbroglioni, esaltati e creduloni) è spesso più affascinante della fiction.

Scopriamo che il famigerato Priorato di Sion (apparso persino nei fumetti di Zio Paperone di Don Rosa), anziché proteggere gli eredi di Cristo da secoli, è stato in realtà fondato negli anni Cinquanta da Pierre Plantard, un avventuriero che per tutta la vita ha creato sette allo scopo di vivere senza lavorare davvero.

Sapevo della vera genesi degli Illuminati (ne avevo parlato anche nel volumetto I signori dei complotti, allegato allo speciale di Martin Mystère n.20, del 2003), ordine fondato dal giovane Adam Weischaupt nel Settecento e dalla breve vita (non certo una potente e antica organizzazione di cospiratori come molti hanno immaginato), ma Introvigne ne approfondisce l'origine e le influenze.

L'autore, con la sua immensa cultura e il suo stile limpido e al tempo stesso brillante (non tralasciando una punta d'ironia quando serve) si muove agilmente fra complottismi vecchi e nuovi in un saggio ricchissimo di spunti e più appassionante di molti romanzi (senz'altro più di quelli di Dan Brown).

Nell'ultimo capitolo ("La verità è la fuori." Dove però ci sono anche gli alieni) Introvigne cita X-Files e fa un affascinante excursus sulle teorie complottistiche più azzardate, come quelle dell'inglese David Icke, il quale sostiene l'idea della cospirazione Rettiliana. I Rettiliani (indirettamente citati su Martin Mystère n.281 La tredicesima fatica), alieni in forma di rettile, avrebbero la capacità di mutare forma, sarebbero presenti sulla terra per sorvegliare gli uomini e controllerebbero gli Illuminati, che però adesso si starebbero ribellando.

Per Icke Lady Diana è stata uccisa per aver scoperto che il Principe Carlo è in realtà un rettiliano: e infatti è morta in un antico luogo sacrificale merovingio consacrato alla dea Diana e mascherato da galleria stradale.

Introvigne conclude con una osservazione: come mai, si chiede, il grande successo di massa di romanzi esoterico-complottisti come Il Codice Da Vinci?

Il fatto è che (risponde l'autore) nella società occidentale (specie in Europa) la religione maggioritaria non è più il cristianesimo, ma neppure l'ateismo (che anzi è in calo). Oltre l'ottanta per cento degli europei e il novanta per cento degli americani si professa religiosa, ma solo una percentuale più ridotta (rispettivamente circa il venti e il quaranta per cento) frequenta mensilmente una chiesa. La maggior parte degli occidentali professa il cosiddetto believing without belonging ("credere senza appartenere") e autori come Dan Brown vengono incontro alla domanda di questi "fedeli", dicendo loro che esistono sì verità non ufficiali lontane dal classico razionalismo, ma al tempo stesso le chiese (in primis quella cattolica, la più diffamata in assoluto) sono inaffidabili, perché fondate sulla mistificazione e sulla menzogna.

"Fedeli" disposti a credere a tutto (per citare Chesterton), anche alle principesse inglesi sacrificate su pseudo gallerie stradali.

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Massimo Introvigne
Gli Illuminati e il Priorato di Sion. La verità sulle due società segrete del Codice da Vinci e di Angeli e demoni
Piemme, Casale Monferrato (Alessandria) 2005