CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne

www.cesnur.org

Le minoranze religiose

 di Valerio Cimino (La Sicilia, 4 maggio 2013) 

img

Caltanissetta è la provincia con il maggior numero di comunità protestanti in proporzione agli abitanti. Questo dato viene fornito dallo studio recentemente pubblicato da Massimo Introvigne e PierLuigi Zoccatelli con la collaborazione di Alberto Maira, Giuseppe Scaringella e Mihaela Ibanisteanu. L’indagine è presentata nel volume L’isola che c’è. Le comunità protestanti in Sicilia, edito da Lussografica con il contributo dell’Assessorato regionale dell’istruzione.

Gli autori sono esperti del Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur), un ente che svolge attività di ricerca socio-religiosa e che opera anche in Sicilia da quasi vent’anni. Ha prodotto studi sul pluralismo, le credenze e le appartenenze religiose e, con riferimento alla Sicilia centrale, ha pubblicato quattro volumi tra il 2008 e il 2012.

Gli autori hanno verificato che nella Sicilia centrale vi è una presenza di minoranze religiose (riferita ai cittadini italiani) del 3,5%, che è maggiore rispetto alla situazione nazionale (2,5%). “Questo dato – affermano gli autori – non è dovuto principalmente a nuovi movimenti religiosi o sette, ma soprattutto a una presenza cospicua e radicata del protestantesimo, particolarmente, ma non solo, nella sua versione pentecostale”.

Il Cesnur ha costruito un vero e proprio annuario delle comunità protestanti presenti in Sicilia, comune per comune, che affronta anche la difficoltà di una classificazione delle comunità protestanti effettuata avvalendosi di un comitato scientifico internazionale. Nel mondo vi sono, infatti, oltre 44 mila diverse denominazioni di protestanti per oltre 400 milioni aderenti cui si aggiungono i circa 92 milioni di anglicani. Con luterani, battisti e metodisti i protestanti raggiungono gli 808 milioni, più di un terzo di tutti i cristiani del mondo (stimati in 2 miliardi e 355 milioni).

Questa complessità rende difficile una definizione di “protestantesimo” che permetta di comprendere tale galassia di movimenti. Gli autori indicano, però, tre caratteristiche fondamentali: l’elaborazione della verità religiosa basata solo sulla Bibbia, il privilegiare un’esperienza religiosa individuale rispetto alla comunità, l’autorità basata sul carisma personale e la competenza teologica o carismatica. In Sicilia sono state censite 725 comunità protestanti (a fronte di 1.732 parrocchie cattoliche) con una media di una ogni 6.963 abitanti. In provincia di Caltanissetta le comunità sono 51 (una ogni 5.304 abitanti) di cui due Valdesi, una del gruppo del “primo protestantesimo”, tre Chiese dei Fratelli, 16 Assemblee di Dio in Italia, due pentecostali “apostolici”, 18 altri pentecostali, due Avventisti, una Neo-apostolica e sei di diversa classificazione.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, vi sono 22 comunità a Gela, 7 a Caltanissetta, 4 a Niscemi, 3 a Riesi e a Vallelunga, una a Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Milena, Mussomeli, Resuttano, S. Cataldo, S. Caterina, Serradifalco, Sommatino e Villalba. “La nostra ricerca – affermano gli autori – mostra una via siciliana alla modernità in materia di religioni, con le sue specificità che richiedono molti strumenti teorici per essere comprese”.

Il numero dei protestanti è in crescita soprattutto grazie alle comunità pentecostali (ben 522 nell’isola).

Questa crescita è spiegata con la teoria della “religious economy” secondo cui i movimenti religiosi hanno motivazioni religiose e non economiche, la modernizzazione è compatibile con la crescita delle appartenenze religiose, la concorrenza fra le religioni favorisce la pratica religiosa, la religione che cresce nella società postmoderna è quella conservatrice.

 

Pagina principale L’isola che c’è. Le comunità protestanti in Sicilia