CESNUR - Centro Studi sulle Nuove Religioni diretto da Massimo Introvigne

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Massimo Introvigne, L'eredità di Benedetto. Quello che Papa Ratzinger lascia al suo successore Francesco,
Sugarco, Milano 2013, ISBN 978-88-7198-655-5, pp. 430, euro 25,00


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Benedetto XVI lascia al suo successore Francesco un Magistero che tratta in modo sistematico tutti i grandi temi della vita cristiana, un corpus paragonabile nella storia della Chiesa solo a quello di Leone XIII. Dall'interpretazione del Concilio Ecumenico Vaticano II come «riforma nella continuità» – una lettura che chiede di accettare lealmente le riforme, leggendole però non contro ma alla luce del Magistero precedente – discende anzitutto un'intransigente difesa della libertà religiosa, una nozione che Benedetto XVI fonda e spiega contro ogni relativismo. Alla denuncia della «dittatura del relativismo» corrisponde un grande rilancio della dottrina sociale della Chiesa intorno ai «princìpi non negoziabili» – vita, famiglia, libertà di educazione –, a sua volta radicato in un ritorno alla teologia della storia che mostra le tappe di un processo di scristianizzazione dal Rinascimento all'Illuminismo, dalle tragiche ideologie del secolo XX a quelle non meno insidiose dell'era postmoderna. Come antidoto a questa grande crisi, che lambisce anche il sacerdozio cattolico, Papa Ratzinger propone il ritorno alla fede: e l'Anno della Fede ci ricorda che non si tratta di un'emozione, ma di un preciso contenuto di dottrina. Per tanti cattolici italiani è stata quella di Massimo Introvigne la voce che quotidianamente ha presentato e spiegato il Magistero di Benedetto XVI. Con questo libro Introvigne propone una sintesi degli insegnamenti degli ultimi anni di Papa Ratzinger: un'eredità preziosa per il nuovo pontificato che si apre.

Massimo Introvigne, sociologo e storico delle religioni di fama internazionale, segretario dell'APSOR (Associazione Piemontese di Sociologia delle Religioni) e reggente nazionale vicario di Alleanza Cattolica, è autore di sessanta volumi e di oltre cento articoli pubblicati in riviste accademiche internazionali sulla nuova religiosità, il pluralismo religioso contemporaneo e il magistero pontificio. È fondatore e direttore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni. Nel 2011 è stato Rappresentante dell'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza e la discriminazione contro i cristiani e i membri di altre religioni. Dal 2012 è coordinatore dell'Osservatorio della Libertà Religiosa promosso dal Ministero degli Esteri italiano e da Roma Capitale.