Collana Religioni e Movimenti


ordina questo libro

PierLuigi Zoccatelli, Il New Age

Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997 (3a ed. 1999), pp. 56, L. 6.000

Recensione di Pier Marco Ferraresi

Il tema complesso de Il New Age è trattato nel volume di PierLuigi Zoccatelli (pp. 54, L. 6.000). Il fenomeno è visto come una manifestazione di quel risveglio del sacro (cap. 1, pp. 5-18) cui oggi si assiste e che da una parte mostra come questo sia un elemento essenziale all’uomo, ma dall’altra si accompagna a una sorta di secolarizzazione "qualitativa" (p. 12) per la quale la religione assume una dimensione sempre più individualistica ed è sempre meno rilevante nelle scelte importanti della vita. Le "Caratteristiche generali" del New Age (cap. 2, pp. 19-26) ne suggeriscono l’inquadramento nella categoria della cosiddetta "nuova gnosi", originariamente proposta da Giovanni Filoramo per indicare forme di pensiero non collegate direttamente allo gnosticismo antico, quanto piuttosto tali da non potere essere ricondotte né a gruppi di origine cristiana né a gruppi di ispirazione orientale, ma che piuttosto rientrano in un’area collegata a tradizioni esoteriche sia occidentali che orientali. Si tratta di una "nebulosa mistico-esoterica" (p. 22) - secondo l’espressione di Françoise Champion -, le cui caratteristiche sono il privilegio dell’esperienziale, il tentativo di auto-trasformarsi attraverso particolari tecniche, il rifiuto della separazione fra l’umano e il divino, un moderato ottimismo, il primato dell’amore come giustificazione dell’azione umana, l’interesse per esperienze occulte, psichiche ed esoteriche e la ricerca della felicità immediata. Il New Age non è descrivibile come un movimento strutturato e preciso, anche se diverse discipline possono aprire su di esso delle "finestre interpretative". Il terzo capitolo ("Il New Age. Definizioni e descrizioni", pp. 27-50) ne propone quattro: la prima è un’interpretazione psicologica, secondo la quale il New Age è uno stato d’animo, la sensazione condivisa da un gran numero di persone di stare per entrare in un’epoca nuova, caratterizzata da radicali cambiamenti in tutti i settori della vita dell’uomo. Una seconda finestra interpretativa è la descrizione storica: il New Age sarebbe un "movimento di risveglio" (p. 34) del mondo laico dalla freddezza in cui erano cadute le logge massoniche e la Società Teosofica, organizzatrici della vitalità culturale dell’ambiente laico di lingua inglese all’inizio degli anni 1860. L’interpretazione sociologica vede il New Age come il punto d’incontro di tre reti sociali: la rete delle spiritualità alternative, quella delle terapie alternative e quella delle politiche alternative a sfondo ecologista. Infine, dal punto di vista dottrinale il New Age può essere descritto come una forma postmoderna di relativismo, secondo la quale ognuno può crearsi la propria verità, la propria visione del mondo, dove l’idea di religione viene sostituita con quella più vaga di spiritualità fino a perdere la consapevolezza di un Dio personale e separato per affermare che "noi siamo Dio" (p. 47), mentre la nozione di peccato viene sostituita con quella di malattia, da risolversi con un generale cambiamento di coscienza. Ma, conclude il volume, oggi il New Age sembra già in crisi: ne è prova - fra le altre - la diffusione del best seller di James Redfield La profezia di Celestino, che fossilizza in un romanzo gran parte delle idee del New Age, testimoniando, appunto, il tramonto di quella prolificità e flessibilità che ne erano l’essenza. Tuttavia, la fine del New Age non implica la fine dei tasselli che lo compongono, né significa il tramonto di quella mentalità postmoderna che lo ha originato.


CESNUR Page on New Age


[Home Page] [Cos'è il CESNUR] [Biblioteca del CESNUR] [Testi e documenti] [Libri] [Convegni]

[Home Page] [About CESNUR] [CESNUR Library] [Texts & Documents] [Book Reviews] [Conferences]