Collana Religioni e Movimenti


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J. Gordon Melton, La Chiesa di Scientology

Elle Di Ci, Leumann (TO) 1998 (2a ed. 1998), pp. 96, L. 8.000

Recensione di Pier Marco Ferraresi

La Chiesa di Scientology è l’argomento del volume di J. Gordon Melton. Nel primo capitolo (pp. 5-37) viene descritta con un certo dettaglio la storia del movimento e del suo fondatore, Lafayette Ronald Hubbard (1911-1986): nato nel Montana, aveva compiuto diversi viaggi intorno al mondo e prima dei 30 anni si era già guadagnato una notevole fama come scrittore di fantascienza. Appassionato di esplorazioni, organizza diverse iniziative e svolge attività per l’ufficio idrografico della Marina statunitense, prende parte alla seconda guerra mondiale come ufficiale di marina, lavora per il servizio informazioni e svolge anche l’incarico di comandante di un caccia-sottomarini e di una nave di scorta, congedandosi con un notevole - anche se controverso - curriculum. Negli anni successivi alla guerra esamina una varietà di fonti nella ricerca di quella che definisce una "tecnologia della mente umana"; Dianetics: The Modern Science of Mental Health viene pubblicato nel 1950, mentre la nascita del movimento è del 1952, con la fondazione della Hubbard Association of Scientologists. Scientology conosce un’espansione relativamente rapida, ma non tarda a entrare in contrasto con i poteri pubblici, in particolare in relazione alle pratiche di tipo psicoanalitico, e all’utilizzo dell’E-meter, una sorta di macchina della verità modificata, con pretesi scopi terapeutici. Le vicissitudini di Scientology, e in particolare gli scontri con le autorità, porteranno nel tempo a varie modificazioni della sua struttura, e ancora oggi, soprattutto fuori dagli Stati Uniti, è spesso messa in discussione la sua qualifica di religione.
Il secondo capitolo ("Da Dianetics a Scientology", pp. 38-56) prende in esame la dottrina di Scientology. È importante distinguere la dimensione psicologica e psicoterapeutica, già presente con la pubblicazione di Dianetics, da quella religiosa, che emerge gradualmente negli anni 1950 e si afferma con la nascita di Scientology. Dianetics afferma che lo scopo della vita è la sopravvivenza, e che il male - ossia le azioni a essa contrarie - derivano da psicosi collegate al riemergere di esperienze negative chiamate engram; lo scopo di Dianetics è la liberazione dalle psicosi, attraverso una serie di colloqui (auditing) che, con l’aiuto del già citato E-meter, dovrebbero riportare alla luce gli engram scaricandoli del loro contenuto emotivo. La dimensione religiosa emerge nel movimento di Hubbard, non senza contrasti, quando il fondatore volge la sua attenzione alla natura del soggetto che "vede" le immagini della mente: è il Thetan, un essere spirituale che corrisponde alla persona; non è né mente né corpo e può avere molteplici reincarnazioni; ultimamente, è uno dei creatori del mondo. I Thetan hanno creato l’universo materiale in cui poi sono rimasti intrappolati, dimenticando di esserne i creatori.
L’organizzazione della Chiesa di Scientology è oggetto del terzo capitolo. Scientology si struttura su tre livelli: i gruppi terapeutici, le missioni e le chiese locali; queste ultime consentono ai membri di raggiungere lo stadio di clear. Esistono poi una serie di istituzioni meno numerose preposte alla formazione dei ministri (auditor) e per i livelli più alti del cammino spirituale (OT, per Operative Thetan). Le chiese locali sono entità autonome, licenziatarie del marchio "Scientology" e coordinate dalla Church of Scientology International. La correttezza delle pratiche e delle dottrine viene controllata dal Religious Technology Center, che è titolare dei marchi e può quindi revocare le licenze alle chiese locali. Scientology è anche promotrice di progetti sociali (come Narconon, che - tra numerose controversie - si occupa di tossicodipendenti, e Criminon, volto al recupero sociale dei detenuti) e di programmi di riforma (ad esempio la Citizens Commission on Human Rights, che conduce la battaglia di Scientology contro la psichiatria e contro particolari pratiche, come l’elettroshock, o farmaci di cui questa fa uso).
L’ultimo capitolo ("Ma è davvero una religione?", pp. 74-91) affronta la questione della natura religiosa del percorso proposto da Scientology e traccia possibili scenari per il futuro della Chiesa. L’autore considera ormai obsolete le critiche relative al cosiddetto "lavaggio del cervello" di cui sarebbero vittime i membri di Scientology, ma rimane il dubbio che la qualifica di religione sia pretesa per ottenere privilegi - spesso fiscali - che alcuni Stati accordano alle denominazioni religiose, soprattutto considerata l’organizzazione della Chiesa di Scientology come una multinazionale, che concede l’uso del suo marchio a entità giuridicamente autonome che vendono servizi a pagamento. Scientology risponde che, pur non essendo mutate le tecniche di auditing, dopo la scoperta del Thetan è mutata la prospettiva, e che dunque l’esperienza offerta, benché a pagamento, è tipicamente religiosa. È senza dubbio improbabile che Scientology si evolva in un movimento di massa, data anche la notevole "concorrenza" nel mondo dei nuovi movimenti religiosi. Il futuro immediato sarà comunque pesantemente condizionato dalla permanenza dell’attuale ondata di sentimenti ostili ai nuovi movimenti religiosi, e da cosa decideranno i governi e i tribunali circa la vera natura del movimento.


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