Lettera aperta alla Commissione Relazioni Internazionali della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti in occasione del 20° anniversario della tragedia di Jonestown - 18 novembre 1998

Il 18 novembre 1998 è il 20° anniversario del tragico accadimento in cui il membro del Congresso Leo Ryan e i suoi compagni di viaggio, e circa 900 membri del Peoples Temple (Tempio del Popolo) morirono in Guyana. Da quel momento il Peoples Temple di Jonestown è diventato il simbolo di tutto ciò che è sbagliato nel mondo delle religioni e specialmente delle religioni più nuove, quelle che spesso i mezzi di comunicazione e il linguaggio comune chiamano “sette”.

In quanto studiosi di religioni e di vita religiosa, con particolare riguardo ai nuovi movimenti religiosi, cogliamo questa opportunità per esprimere le nostre condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari in Guyana e per condividere la loro preoccupazione circa una ulteriore divulgazione di informazioni su quello che accadde in quel lontano giorno.

Noi disapproviamo l’utilizzo di questa tragedia quale scusa per l’intolleranza religiosa, soprattutto per la stigmatizzazione di tutti i nuovi movimenti religiosi come "sette pericolose", ciascuna delle quali potrebbe potenzialmente arrivare alla violenza accaduta a Jonestown.

Larga parte della manipolazione dell’immagine di Jonestown é stata resa possibile dalla costante inaccessibilità di documenti cruciali. Sappiamo che il Peoples Temple era una congregazione di una denominazione cristiana rispettata, i Discepoli di Cristo, e che tramite la propria denominazione era membro del Consiglio Nazionale delle Chiese degli Stati Uniti e del Consiglio Mondiale delle Chiese. In quanto tale aveva un posto ufficiale all’interno della comunità delle Chiese cristiane e, grazie alla popolarità della teologia della liberazione di impronta marxista, la sua ideologia politica radicale sembrava a molti legittima.

Sappiamo anche che la Commissione per le Relazioni Internazionali (al tempo Commissione per gli Affari Esteri), al momento della pubblicazione del suo rapporto sulla morte del membro del Congresso Ryan, non rese pubblici molti documenti essenziali per la comprensione di quello che accadde a Jonestown. Questi documenti furono trasferiti alla Central Intelligence Agency (CIA) e rimangono sotto la sua custodia. Ora, venti anni più tardi, non c'è più alcun bisogno di tenere nascosti al pubblico questi documenti e noi, sottoscrittori della presente, presentiamo rispettosamente questa petizione affinché la Commissione renda accessibili tali documenti alla comunità accademica, alle famiglie dei deceduti e all'opinione pubblica in genere.

Rispettosamente,

J. Gordon Melton, Institute for the Study of American Religion
Massimo Introvigne, CESNUR
David G. Bromley, Virginia Commonwealth University
John Saliba, SJ, University of Detroit-Mercy
James T. Richardson, University of Nevada-Reno
Robert S. Ellwood, University of Southern California
Catherine Wessinger, Loyola University, New Orleans
Arthur L. Greil, Alfred University
Eileen Barker, London School of Economics
Jeffrey Hadden, University of Virginia
Susan Palmer, Dawson University, Montréal
Rosalind Hackett, University of Tennessee
Thomas Robbins, studioso indipendente


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