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CAMERA DEI DEPUTATI - XIV LEGISLATURA
Resoconto della I Commissione permanente (mercoledì 26 marzo 2003)
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni)

Libertà religiosa e culti ammessi.
C. 2531 Governo, C. 1576 Spini e C. 1902 Molinari.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato, da ultimo, nella seduta di martedì 18 marzo 2003.

Donato BRUNO, presidente, avverte che nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 20 marzo 2003, si è convenuto sulla esigenza di organizzare, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del regolamento, le modalità per il seguito dell'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge in titolo, al fine di consentire alla Commissione di concludere l'esame del provvedimento entro la giornata di giovedì 3 aprile 2003. A tal fine, tenuto conto del numero degli emendamenti presentati e delle votazioni da effettuare, nonché del tempo complessivamente disponibile per il loro esame, pari a circa 10 ore, si è convenuto di riservare alla presidenza, nell'esercizio dei poteri organizzatori ad essa assegnati dal regolamento, la determinazione in concreto delle modalità di riparto dei tempi, al fine di garantire il rispetto delle decisioni assunte in sede di programmazione dei lavori della Commissione. Avverte pertanto che, qualora non vi sia la disponibilità da parte dei presentatori di ritirare un numero congruo di emendamenti, il tempo complessivamente disponibile per l'esame di ciascun articolo e delle relative proposte emendative è di 15 minuti.
Tale tempo potrà essere diversamente ripartito qualora i gruppi siano disponibili a concentrare gli interventi su un numero più limitato di emendamenti, fermo restando il tempo massimo disponibile per la conclusione dell'esame del provvedimento.
Avverte infine che nella seduta odierna sostituirà il relatore assente per motivi di salute.

Federico BRICOLO (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, sollecita un rinvio dell'esame del disegno di legge, non ancora calendarizzato per l'esame in Assemblea, attesa l'assenza del relatore, che ha dichiarato la propria disponibilità su alcune proposte emendative del suo gruppo.

Andrea GIBELLI (LNP) si associa alla richiesta del deputato Bricolo, sottolineando l'esigenza di verificare la disponibilità del relatore a superare talune riserve in ordine alle proposte emendative del gruppo della Lega nord.

Donato BRUNO, presidente, sottolineata la necessità che la Commissione prosegua i propri lavori così come emerso anche nell'ambito dell'ufficio di presidenza, invita i deputati della Lega nord a segnalare gli emendamenti su cui è emersa la possibilità di un'ulteriore riflessione da parte del relatore ai fini di un loro accantonamento.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), dichiarato di convenire con le determinazioni del presidente, ricorda che nel corso dell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza il rappresentante del gruppo della Lega nord ha avanzato la richiesta di un prolungamento dell'esame in sede referente del provvedimento e che in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo il Presidente della Camera, con il dissenso dell'opposizione, ha convenuto sulla richiesta di prolungare l'attività istruttoria della Commissione; in tale sede è stata inoltre preannunciata l'intenzione di calendarizzare il provvedimento per l'Assemblea nel mese di aprile e, qualora il relativo esame non venisse esaurito nel tempo assegnato, di prevedere nel successivo mese il contingentamento dei tempi.
Sottolinea quindi l'esigenza di procedere nell'esame del disegno di legge, avviato nel maggio del 2002.

Marcello PACINI (FI), evidenziata l'opportunità di concludere l'esame in sede referente del provvedimento, annuncia il


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ritiro dei suoi emendamenti su cui il relatore e il Governo hanno espresso parere contrario; si riserva infatti di predisporre per l'Assemblea ulteriori proposte emendative, su cui auspica possano convenire il relatore e il Governo.

Antonio PALMIERI (FI), pur comprendendo le perplessità avanzate dai deputati della Lega nord, ritiene opportuno procedere nell'esame del disegno di legge.

Federico BRICOLO (LNP) esprime perplessità sull'organizzazione dei lavori che a suo avviso comprime la discussione sugli emendamenti senza che ciò sia motivato dalla imminente calendarizzazione del disegno di legge per l'esame in Assemblea.
In merito agli emendamenti riferiti all'articolo 1, invita il Governo ad una riflessione sull'emendamento Garagnani 1.1, considerando il parere espresso non in linea con la posizione assunta dal Governo sul progetto di Costituzione europea.
Sottolineata la finalità degli emendamenti presentati dal suo gruppo - volti a sollecitare una riconsiderazione del testo, che riproduce quello proposto dal centrosinistra nel corso della XIII legislatura - chiede l'accantonamento di tutte le proposte emendative su cui il relatore ha espresso parere contrario, fatta eccezione per quelle interamente soppressive degli articoli del disegno di legge.

Donato BRUNO, presidente, invita il deputato Bricolo a segnalare alcuni emendamenti ritenuti particolarmente significativi ai fini del loro accantonamento.

Federico BRICOLO (LNP) propone di accantonare gli emendamenti Bricolo 1.4, Garagnani 1.1, Franz 1.2, Bricolo 1.5, nonché l'articolo aggiuntivo Bricolo 1.01.

Donato BRUNO, presidente, ritiene opportuno che la Commissione proceda nell'esame del disegno di legge.

Federico BRICOLO (LNP) propone di accantonare esclusivamente il suo emendamento 1.5, nonché il suo articolo aggiuntivo 1.01.

Donato BRUNO, presidente, ribadisce l'opportunità di procedere nell'esame del provvedimento.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), a nome dei gruppi dell'Ulivo e di Rifondazione comunista, annuncia il voto contrario su tutti gli emendamenti relativi all'articolo 1 per le considerazioni svolte nei precedenti interventi.

Fabio GARAGNANI (FI) illustra il suo emendamento 1.1, che trova riscontro nel dibattito in corso in ambito europeo sull'opportunità o meno di inserire nella Costituzione europea un riferimento alle radici cristiane. Evidenzia quindi la delicatezza della materia in esame nel momento in cui il paese, chiamato a confrontarsi con una pluralità di culture, avverte la necessità di una maggiore consapevolezza storica delle proprie radici ideali e culturali.

Luciano DUSSIN (LNP), espressa perplessità per l'esame di provvedimenti che lo stesso centrosinistra non ha ritenuto di approvare definitivamente, sottolinea la finalità degli emendamenti presentati, che non intendono mettere in discussione la libertà religiosa ma sottolineare l'esigenza di procedere con particolare cautela in considerazione della delicatezza del momento storico.
Rilevato che gli emendamenti su cui il relatore ha espresso parere favorevole ribadiscono previsioni già contenute nell'ordinamento e quindi non modificano nella sostanza l'impianto del disegno di legge, dichiara l'intenzione di non continuare a seguire i lavori della Commissione sul disegno di legge in esame.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bricolo 1.3 e 1.4, Garagnani 1.1, Franz 1.2 e Bricolo 1.5, nonché l'articolo aggiuntivo 1.01

Gian Franco ANEDDA (AN), intervenendo sull'emendamento Franz 2.5, sottolinea


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che il concetto di «credenza» è più labile ed ampio rispetto a quello di religione e che, pertanto, sarebbe opportuno espungerlo dal testo.
Con riferimento all'articolo 1, osserva che non vi è alcun richiamo alle leggi dello Stato italiano, rilevando che ciò potrebbe causare problemi nel caso in cui i riti di una religione fossero in contrasto, ad esempio, con le leggi penali italiane.

Pietro FONTANINI (LNP), sottolineata la genericità del concetto di buon costume di cui all'articolo 19 della Costituzione, chiede alla Commissione di riconsiderare il parere espresso sull'articolo aggiuntivo Bricolo 2.01, in cui si fa riferimento a sette che professano o praticano riti contrari non solo al buon costume, ma alla vita stessa e alla salute dell'uomo.

Marcello PACINI (FI), nel valutare positivamente i rilievi del deputato Fontanini, richiama l'attenzione sul suo emendamento 2.2, ritenendo le disposizioni del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici più idonee a regolare la materia.

Elena MONTECCHI (DS-U), nel ritenere opportuni i riferimenti agli articoli 18 e 19 della Costituzione, esprime rilievi critici sulla proposta di introdurre all'articolo 2 del testo in esame un riferimento a Satana e ai riti derivanti dall'occultismo contenuto nell'articolo aggiuntivo Bricolo 2.01.

Antonio SODA (DS-U) sottolinea che l'unico limite previsto dalla Costituzione alla libertà religiosa è individuato nel concetto di buon costume che è stato chiaramente definito anche in una serie di pronunce della Corte costituzionale.
Con riferimento alle argomentazione del deputato Garagnani riguardo alla matrice giudaico-cristiana della civiltà italiana ed europea, osserva che, qualora si intendesse introdurre nel testo un riferimento alle diverse tradizioni culturali, si dovrebbe tenere conto di tutte le componenti che nei secoli hanno contribuito a definire la storia e l'identità della Repubblica italiana, quali la cultura classica greca e romana.

Il sottosegretario Antonio D'ALÌ segnala che l'emendamento Franz 2.7, sul quale è stato espresso parere favorevole, assorbe l'emendamento Bricolo 2.12; invita pertanto i presentatori a ritirarlo. Nel ritenere inoltre che il contenuto dell'emendamento 2.3 del relatore sia esaustivo anche degli emendamenti Montecchi 2.1 e Pacini 2.2, invita i presentatori a ritirarli.

I deputati Elena MONTECCHI (DS-U) e Marcello PACINI (FI) ritirano gli emendamenti 2.1 e 2.2.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Bricolo 2.10 e 2.14, Franz 2.6 e Bricolo 2.9.

Pietro FONTANINI (LNP) ritira l'emendamento Bricolo 2.11, di cui è cofirmatario.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Franz 2.5 e respinge l'emendamento Bricolo 2.8.

Pietro FONTANINI (LNP) ritira l'emendamento Bricolo 2.12, di cui è cofirmatario.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Franz 2.7 e respinge l'emendamento Bricolo 2.13.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) dichiara voto favorevole sull'emendamento 2.3 del relatore.

Gian Franco ANEDDA (AN) ritiene opportuno espungere le parole «di coscienza» dall'emendamento 2.3 del relatore, essendo state soppresse le parole «o credenza».

Donato BRUNO, presidente, sottolinea che la soppressione del riferimento alla credenza religiosa non comporta l'eliminazione del riferimento alla libertà di


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coscienza contenuto nel Capo I del disegno di legge.

Sergio SABATTINI (DS-U) reputa irricevibile la proposta del deputato Anedda sia nel merito sia dal punto di vista procedurale.

Marcello PACINI (FI) osserva che libertà di coscienza e libertà di religione procedono di pari passo.

Antonio SODA (DS-U) sottolinea che l'espunzione dal testo del termine «credenza» non può essere in alcun modo connessa alla proposta del deputato Anedda di eliminare il riferimento alla libertà di coscienza che costituisce una endiadi con le parole «libertà di religione».

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 2.3 del relatore e respinge l'emendamento Mascia 2.4, nonché l'articolo aggiuntivo Bricolo 2.01.

Il sottosegretario Antonio D'ALÌ segnala che l'emendamento Franz 3.1, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole, assorbe l'emendamento Bricolo 3.3; invita pertanto i presentatori a ritirarlo.

Pietro FONTANINI (LNP) ritira l'emendamento Bricolo 3.3, di cui è cofirmatario.

La Commissione respinge l'emendamento Bricolo 3.2.

Antonio SODA (DS-U) sottolinea che vi è un'amplissima letteratura che riconduce la religione cattolica ad una credenza.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U) dichiara che si asterrà dalla votazione dell'emendamento Franz 3.1, avendo espresso voto contrario sull'emendamento Franz 2.5. Ritiene tuttavia che l'espressione «fede religiosa» sia più corretta rispetto alle parole «religione e credenza».

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Franz 3.1 e respinge l'emendamento Bricolo 3.10.

Fabio GARAGNANI (FI) illustra le finalità del suo emendamento 4.1, sottolineando in particolare l'importanza dei concetti di appartenenza alla comunità nazionale ed alla civiltà europea.

Nitto Francesco PALMA (FI), nel dichiarare che si asterrà dalla votazione di tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 4, esprime rilievi critici sull'intervento del giudice, una volta che sia stato affermato il principio che il minore, a partire dal quattordicesimo anno di età, possa compiere autonomamente le proprie religiose.

Antonio SODA (DS-U), nel richiamare le molteplici tradizioni culturali su cui si è costruita la civiltà europea, giudica incomprensibile qualsiasi riferimento ad un unico modello.

Gian Franco ANEDDA (AN), nel ritenere fondati i rilevi sia del relatore sia del deputato Soda, evidenzia l'inutilità dell'articolo 4. Rilevato che nell'ordinamento italiano il diritto dei genitori è ampiamente compresso dall'intervento del giudice e del tribunale di minori, osserva che l'intero articolo 4 dovrebbe essere riformulato o soppresso.

Sergio SABATTINI (DS-U), sottolineato che il contrasto cui si fa riferimento al comma 2 dell'articolo 4 può insorgere in una coppia di genitori appartenenti a religioni diverse, ritiene assolutamente valida la formulazione dell'articolo 4, a condizione che sia soppresso l'ultimo periodo del comma 2.

Donato BRUNO, presidente, segnala che l'emendamento Bricolo 4.7, sul quale è stato espresso parere contrario, risponde alle finalità indicate dal deputato Sabattini. Esprime pertanto parere favorevole sull'emendamento Bricolo 4.7.


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Il sottosegretario Antonio D'ALÌ concorda.

La Commissione respinge l'emendamento Bricolo 4.6.

Fabio GARAGNANI (FI) ritira il suo emendamento 4.1.

La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Franz 4.4 e 4.3 del relatore.

Pietro FONTANINI (LNP) ritira l'emendamento Bricolo 4.5, di cui è cofirmatario.

La Commissione approva l'emendamento Bricolo 4.7.

Nitto Francesco PALMA (FI) ritiene che il contenuto dell'articolo 5 sia ultroneo rispetto all'articolo 2.

Marco BOATO (Misto-Verdi-U), nel condividere i rilievi del deputato Palma, reputa opportuno procedere nell'esame dell'articolo 5 che eventualmente potrà essere soppresso durante l'esame in Assemblea.

Donato BRUNO, presidente, propone di accantonare tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 5.

La Commissione concorda.

Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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