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Miti sull’11 settembre: gli «israeliani danzanti» furono «pagati dal governo americano»?

di Massimo Introvigne

imgCom’era prevedibile, un testo pubblicato su questo sito che smentisce definitivamente la leggenda degli «israeliani danzanti» – una delle tante che, secondo la patologia negazionista, dovrebbe spostare la responsabilità per gli attentati dell’11 settembre 2001 da Al Qaida ad ambienti governativi statunitensi o israeliani – ha dato qualche fastidio ai corifei del negazionismo.
Sia negli Stati Uniti sia in Italia alcuni dei siti più maniacali e forsennati hanno pensato bene di aggiungere una «pistola fumante» che un negazionista americano è andato a reperire su un sito che denuncia gli sprechi del governo federale e di quelli statali negli Stati Uniti. Tra decine di migliaia di nominativi inventariati dal sito, cercando per l’anno fiscale 2001 il nome della società Urban Moving Systems del New Jersey (per cui lavoravano gli israeliani presunti «danzanti») si scopre che questa società ha ricevuto un loan di $ 498.750 (non 488.750, come qualcuno scrive) nel 2001 in base al programma 59.012 della Small Business Administration (i siti negazionisti parlano anche di fondi “non federali” per $ 166.250 ma le prove di questo ulteriore e più modesto pagamento non sono particolarmente chiare).
I negazionisti probabilmente contano sul fatto che nessuno sappia che cos’è il programma 59.012 della Small Business Administration. Fuori dell’area di lingua inglese, qualcuno magari spera anche che i suoi lettori non capiscano bene che cosa significa loan. Qualche negazionista italiano parla di «pagamento per servizi resi», dimostrando quella che molto benevolmente possiamo considerare una scarsa conoscenza dell’inglese. Per definizione un loan, «prestito», non corrisponde mai a servizi resi. Loan è il nome tipico del prestito che si riceve da una banca e da una finanziaria, con impegno al rimborso secondo il contratto stipulato. Dovrebbe essere evidente a chiunque che un prestito non è un pagamento: non remunera «servizi resi», e nemmeno servizi da rendere, ma sostiene chi è carente di mezzi finanziari nella speranza che, aiutato dal prestito, prosperi in futuro e sia in grado di restituirlo con gli interessi.
In molti Paesi del mondo è possibile ottenere prestiti da enti statali a condizioni particolarmente agevolate per lanciare nuove imprese. Di questo si occupa la Small Business Administration, un ente federale statunitense che ha lo scopo di promuovere le piccole imprese concedendo loro prestiti in un ammontare non più che pari al capitale investito dai loro soci o titolari, in linea di principio con garanzie (collateral) ma, in molti casi e sempre a scopo di promozione di nuove aziende, anche senza garanzie.
Ottenere prestiti dalla Small Business Administration è considerato molto facile. Troppo facile? Può darsi, e questo è un interessante problema per i contribuenti americani, perché su di loro pesano i molti prestiti di programmi come il 59.012 che finiscono per non essere rimborsati.
Non è chiaro però che cosa c’entri tutto questo con l’11 settembre. Decine di migliaia di nuove aziende hanno ottenuto prestiti che s’impegnavano a rimborsare in base a questo programma. L’entità dei prestiti corrisponde a quanto i loro titolari hanno convinto la Small Business Administration di avere investito di tasca loro.
Ancora una volta, lo spaccio di notizie banali come scoop o bombe che dovrebbero far crollare di nuovo le Torri Gemelle – se non ci avesse già pensato Al Qaida – dimostra soltanto il carattere patologico del negazionismo. E anche l’estrema ingenuità dei suoi sostenitori.